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Angsa ; dopo la figuraccia del comunicato per il SI , adesso tace . Chi si sentirà ancora rappresentato?

Oramai tutti conoscete la vicenda del comunicato uscito a favore del SI referendario , uscito a firma ANGSA e Marino. ( che puoi leggere qui ) .
Una brutta figura, visto che questa posizione partitica , oltre che politica, non solo va contro lo statuto dell’associazione stessa, ma non era stata concordato né con gli iscritti, né con lo stesso direttivo nazionale.
A quel comunicato è seguita un’alzata di scudi da parte di molti membri del direttivo, di molti presidenti regionali, di molti soci ANGSA. Tutti contestavano questo comunicato, non tanto in merito al SI (od al NO) , quanto fosse contrario alla normale amministrazione “politica” di un’associazione di genitori,  eterogenea a livello di estrazione politico/partitica. Un’associazione che deve saper interagire con qualsiasi forza politica possa governare il nostro paese.

pilatewasheshands1

Ci si aspettava che la presidente nazionale , Liana Baroni, prendesse ufficialmente una posizione, riportando le cose alla normalità.
Ci aspettavamo un comunicato dove si prendesse posizione neutra sul quesito referendario, lasciando ad ogni iscritto la decisione di votare secondo coscienza.
Ci aspettavamo che Marino , vista la sua azione scorretta e personale , venisse allontanato da ANGSA.
Ci aspettavamo un’azione che potesse permettere ai tanti soci delusi , ai tanti che si sono sentiti traditi, di credere ancora nella loro associazione.
Tutto ciò non è avvenuto.
Liana Baroni si è limitata a dire che quel comunicato dovesse restare interno ad una mailing list . Sarebbe comunque non stato poi “così interno”, ma visto che è stato pubblicato, ci saremmo aspettati una presa di posizione e non il nascondersi ,magari volutamente.
Così non è stato.
Così non sarà.
Non c’è più tempo.
Forse si voleva che la marchetta politica facesse il suo corso fino al referendum .
Comunque vada il referendum, credo che qualcosa si sia rotto all’interno dell’ANGSA.
La fiducia.
Questa è un’altra occasione persa per ANGSA , non solo rischia di perdere iscritti , ma non ne farà di nuovi.
I vecchi iscritti magari resteranno grazie al buon lavoro fatto (in diversi casi)localmente dalle associazioni regionali.
Ma chi ,come me, non è iscritto, continuerà a non fidarsi di un’associazione che ,anche stavolta ,ha anteposto quello che è sostanzialmente una “tangente” politica , di cui in pochissimi beneficeranno , all’interesse dei nostri figli.

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